La storia di Orchestra Do Mundo

Bologna, gennaio 2013Orchestra Do Mundo nasce nel 2003 dall’incontro di musicisti, operatori culturali, insegnanti, produttori musicali provenienti da tutto il mondo, organizzati in un’associazione di promozione sociale, con sede a Bologna.

La sua mission è quella di intervenire sulle fragilità urbane delle città, contrapponendo il concetto di mondialismo a quello di tribalismo, principalmente attraverso interventi mirati a diffondere “la cultura dell’apprendimento” e delle competenze non formalizzate, ma anche a promuovere le “trans-culture”.

Il concetto di transcultura rimanda a qualcosa che attraversa la cultura, trasformandosi in promozione e salvaguardia delle singole specificità, mirando però all’individuazione degli elementi universali, comuni a tutti gli esseri umani, quegli elementi che sono presenti in ogni realtà del mondo, dove sono passati altri popoli. Mediante la lente d’ingrandimento trans-culturale è possibile leggere cosa ci portiamo dentro di altre culture e in che modo le abbiamo fatte nostre…

Le culture non si attraversano mai da sole, ma necessitano sempre di essere veicolate dai soggetti che ne sono portatori”.

In tal senso le singole culture nazionali, che si ritrovano su un medesimo territorio, possono partecipare insieme allo sviluppo socio-economico del luogo di accoglienza, facendo salve le proprie specificità culturali, per metterle a disposizione della comunità tutta, in una sequenza di interazioni e contaminazioni.

Questa visione trova la sua sintesi nel lavoro di rete di singole persone e di organizzazioni che operano sul territorio, promotori, per il loro lavoro quotidiano, di “piccoli cambiamenti”, senza avere la pretesa di modificare la complessità dei sistemi. Tanti piccoli cambiamenti possono, in sostanza, costituire un percorso possibile di riappropriazione della cittadinanza perduta.

I concetti che sono a fondamento dell’associazione Orchestra Do Mundo

  • Cittadinanza attiva
  • Mediazione territoriale attraverso l’arte e la multimedialità
  • Costruzione di nuovi linguaggi
  • Interscambio di saperi e prassi per una pedagogia dell’autonoma
  • Promozione della cultura Hip Hop

Per ciò che concerne le azioni sul territorio, le attività di Orchestra Do Mundo si sono caratterizzate prevalentemente nell’ambito della pedagogia degli oppressi, attraverso l’attivazione di corsi per i minori delle favelas, tra musica, danza e multimedialità.

Le città brasiliane, le favelas e le organizzazioni partner dove Orchestra Do Mundo è intervenuta

  • San Paolo, favela di Campo Limpo. Organizzazioni partner: “ASA”“Fundaçao Julita”“Engenho Teatral”.
  • Salvador de Bahia, favela di Sao Cristovão. Organizzazioni partner “Artes em Todas Partes” e “Crianca feliz”.
  • Recife, favela di Santo AmaroCanale di Arudao e Ilha de deus. Organizzazione partner: “Pe No Chão”.
  • Fortaleza, favela di Jangurussu Organizzazione partner: “Convida”.

Sul versante artistico si è lavorato nell’ambito della produzione musicale ed organizzazione di eventi performativi tra San Paolo, Recife, Salvador, Scampia (NA), il Pilastro (BO). Le due esperienze più interessanti da mutuare in tal senso sono state:

  1. la produzione di un CD dal titolo “Aruanà – Amigos da Orchestra Do Mundo”, registrato presso gli Studi Rio8 di San Paolo;
  2. il concerto a Scampia, con gli A67, di Calixto, operatore di Orchestra Do Mundo nelle favelas, e poeta Hip Hop.

Il 7 ottobre del 2006, nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo d’Accursio si è svolta la cerimonia di conferimento a Bologna del titolo di “Città creativa della Musica”. Il riconoscimento è stato consegnato da Alexander Schischlik, coordinatore dell’Alleanza Globale Unesco per la Diversità Culturale.

L’esponente dell’Unesco nelle sue dichiarazioni ha sottolineato il valore del lavoro espresso dall’Associazione Orchestra do Mundo:

Vorrei citare due esempi molto significativi: una delle numerose iniziative è che tutta una serie di scuole di Bologna aiutano gli studenti stranieri a superare le barriere linguistiche organizzando laboratori musicali, con i quali si aiuta la socializzazione indipendentemente dalla lingua; e la seconda è l’Orchestra do Mundo, una collaborazione musicale internazionale tra la città di Bologna e le favelas di San Paolo, un’iniziativa attraverso cui questa città è uscita dai propri confini ed è stata in grado di interpretare la musica etnica attraverso forme elettroniche contemporanee, e con questo aiuta a rompere il ciclo di povertà consentendo a persone che generalmente non hanno una voce di farsi sentire”.

Nel 2008 l’associazione coordinò, dopo averlo redatto insieme al Comune di Bologna, il progetto di cooperazione decentrata dal titolo: “Adotta un ritmo”finalizzato ad intervenire nelle favelas di tre città del nord est brasiliano, per formare “Operatori dello sviluppo”, cioè minori in grado di fare da mediatori territoriali, con i gruppi dei pari, attraverso le arti performative e la multimedialità. In seguito a questa esperienza l’associazione organizzava nel quartiere Pilastro di Bologna uno stage di danza freestyle con gli stessi operatori brasiliani del suddetto progetto.

Nello stesso anno, presso l’Istituto Aldini Valeriani veniva attivato un laboratorio di scrittura giornalistica che, attraverso la partnership con la rivista on line Lucidamente, veniva ulteriormente sviluppato con un taglio sociale, attraverso la costituzione di una redazione presso la sede dell’associazione, finalizzata all’elaborazione di nuove prassi legate al “giornalismo delle migrazioni”.

Negli ultimi anni l’associazione ha continuato a portare avanti interventi multimediali e performativi sempre in Brasile. Mentre a Bologna ha sperimentato forme di comunicazione mondialista attraverso il progetto “Radio Cento Mondi”.