Visioni del mondo

di Marco Marano

Società globale”, “Società multietnica” sono espressioni di uso comune ormai, che cercano di fotografare il nostro tempo. Sono espressioni però che hanno due facce, cioè un bianco e un nero, perché a seconda del modo in cui vengono utilizzate, assumono un’accezione positiva o negativa.

Il concetto di società globale ha prevalentemente una chiave economica o economicistica, che si rifà alla capacità di scambiare merci e informazioni in tempi rapidi e senza barriere, velocizzando i processi di produzione del capitale. In tal senso esistono due posizioni contrastanti: da un lato i liberisti, che vedono questa situazione come una evoluzione positiva del capitalismo, portatrice di benefici per tutti, dall’altro ci sono gli antagonisti, i quali credono che la globalizzazione abbia aumentato la forbice tra ricchi e poveri nel mondo.

La società multietnica è invece un concetto sociale, che caratterizza il novecento in quasi tutti i paesi industrializzati, tranne che in Italia, dove è di recente evocazione, proprio perché qui non essendovi state, nei secoli passati, politiche coloniali l’immigrazione di “etnie” diverse da quella “italica” ha avuto inizio negli anni ottanta.

Anche in questo caso esistono due accezioni contrarie. La prima è quella che vede l’incontro tra differenti etnie in un unico spazio nazionale, come una minaccia all’identità e alle posizioni sociali del paese ospitante, oltre che ad un problema legato alla sicurezza. Mentre la seconda vede l’incontro delle differenze come una ricchezza, che non solo non mette in discussione l’identità del paese ospitante, ma ne può stimolare una migliore crescita sociale.

E’ necessario tenere conto di una semplicissima dinamica della storia e cioè che l’uomo, dalla “notte dei tempi”, si è sempre spostato da un luogo all’altro, da una terra all’altra, da un continente all’altro, contaminandosi continuamente sia dal punto di vista somatico che dal punto di vista culturale. E le migliaia di diramazioni che generazionalmente le contaminazioni hanno prodotto è possibile rintracciarle prevalentemente in tre ambiti della nostra vita quotidiana: la gastronomia, la musica e le arti performative in genere.

I progetti territoriali presenti in questo blog, elaborati tra il 2011 ed il 2016, in ragione di specifiche analisi territoriali sulla città di Bologna, che riproponiamo, utilizzano come chiave di lettura l’incontro tra le differenze, e su questa ricchezza devono essere letti i processi di sviluppo a cui questi mirano.